“Il 97% del suo corpo è ricoperto di inchiostro”: che aspetto aveva prima del suo primo tatuaggio?

Remy Schofield, vero nome Jeremy Schofield, ha trasformato radicalmente il suo aspetto, ricoprendo quasi tutto il corpo di tatuaggi. Ritiene che non ci sia quasi più spazio per nuovi design. Di recente ha sorpreso i suoi follower condividendo una foto della sua adolescenza, molto prima di questa metamorfosi.

Spiega: “Attualmente faccio due sedute a settimana. Sono diminuite rispetto a quando ho iniziato, quando potevo andare dal tatuatore fino a cinque volte a settimana. Oggi, credo di essere di gran lunga una delle persone più tatuate al mondo”, afferma orgoglioso il canadese. Sebbene i tatuaggi siano stati a lungo stigmatizzati e associati agli ambienti criminali o alle esperienze carcerarie, la loro percezione è cambiata in modo significativo.

Ora sono visti come forme di espressione artistica o come ricordi personali significativi. Jeremy Schofield, originario del Canada, incarna questa nuova generazione di appassionati che vedono il proprio corpo come una tela.

Remy, 36 anni, ha investito più di 2.200 ore e circa 415.000 dollari canadesi, ovvero più di 20 milioni di rubli, per ricoprire il suo corpo di inchiostro. A parte alcune parti del viso e delle mani, è quasi completamente tatuato di nero.

Utilizzando modelli preesistenti, Remy crea sulla sua pelle una vera e propria opera vivente, composta da motivi vari che vanno dai teschi ai fiori, passando per forme anatomiche e creature stilizzate. Questa passione per la trasformazione del corpo lo ha portato a cambiare carriera: da chef ha aperto il suo studio di tatuaggi, diventando lui stesso una pubblicità ambulante.

Molto attivo sui social media, Schofield condivide regolarmente i suoi nuovi lavori e la sua evoluzione fisica. Oggi riunisce una comunità di oltre 80.000 abbonati. Di recente ha pubblicato una rara foto del 2007, scattata poco prima di intraprendere questa avventura.

Nonostante il suo aspetto a volte sia considerato estremo, Remy afferma di ricevere poche critiche di persona. I commenti negativi, dice, provengono principalmente dagli utenti di Internet. Per strada le reazioni sono spesso positive e c’è chi arriva persino a chiedergli un autografo o una foto ricordo.

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