Il turista smarrito pensava che un lupo affamato lo avrebbe divorato vivo: il lupo si avvicinò lentamente, posò le zampe sul suo petto, annusò il viso, il collo, e poi fece questo…

Il freddo gli entrava nelle ossa. L’uomo, esausto, giaceva a terra senza forza. Le mani intorpidite, il respiro pesante. D’un tratto, un ringhio profondo risuonò vicino. Si bloccò.

Dal buio emerse un enorme lupo. Gli occhi dorati brillavano, la pelliccia scintillava di brina. Il cuore dell’uomo batteva all’impazzata. Credeva che fosse la fine.

Il lupo si avvicinò piano, silenzioso, posò le zampe sul petto dell’uomo e si chinò su di lui. Il suo respiro caldo gli sfiorava la pelle. L’uomo chiuse gli occhi, aspettando il dolore… ma non arrivò.

Il lupo sollevò la testa, ululò brevemente, poi si sdraiò accanto a lui. Il corpo caldo dell’animale riscaldava il suo. L’uomo non poteva crederci. Lentamente allungò la mano e toccò la pelliccia folta. Il lupo restò immobile, attento, come se facesse la guardia.

La notte passò. A volte l’uomo si assopiva, poi si svegliava tremando, ma il lupo era sempre lì. All’alba, un leggero tocco sulla spalla lo fece aprire gli occhi: il lupo lo guardava, emettendo un lieve gemito.

Si alzò, barcollante, e lo seguì. Il lupo camminava davanti, voltandosi di tanto in tanto. Dopo un po’, l’uomo udì il rumore dell’acqua: un fiume! E poco più avanti, tracce umane.

Quando alzò lo sguardo, il lupo era sparito. Solo le impronte rimanevano sul terreno bagnato.

I soccorritori lo trovarono qualche ora dopo. Raccontò che un lupo gli aveva salvato la vita. Nessuno gli credette. Ma quella notte, da lontano, udì un ululato familiare… e capì che, da qualche parte nella foresta, aveva trovato un amico. 🌲🐺

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