Zoe Lucas, naturalista di Halifax, arrivò per la prima volta sull’isola di Sable nel 1971 e fu… delusa. Un luogo desolato, una lingua di sabbia a forma di arco lunga 40 km, avvolta dalla nebbia 127 giorni all’anno. Voleva osservare i cavalli, ma si rivelarono completamente selvaggi e non le permettevano di avvicinarsi. L’unico modo per continuare il lavoro era stabilirsi sull’isola a lungo termine, ma Sable era da tempo deserta da molti, molti anni. E Zoe decise di osare…
L’isola di Sable si trova lontano sulla costa atlantica, al largo della Nuova Scozia, ma è meglio raggiungerla da Terranova, in piccoli aerei o via mare. L’isola è composta da dune sabbiose coperte di erba, e ospita circa 400 cavalli selvaggi, 350 specie di uccelli e 300.000 foche. Sable ha guadagnato la triste fama di “cimitero dell’Atlantico” – a causa della fitta nebbia, qui si verificavano spesso naufragi, l’ultimo dei quali avvenne nel 1981. Gli esseri umani hanno da tempo abbandonato i tentativi di colonizzare la lingua di sabbia, non avendo alcun valore.
Si ritiene che i cavalli siano comparsi sull’isola di Sable quando gli esseri umani cercavano di costruire qualcosa qui, ma ora l’unica abitante sensata è Zoe Lucas, di 67 anni. Dal 2013, le acque locali hanno lo status di parco nazionale del Canada, quindi la coesistenza forzata non la minaccia. La donna ha sistemato le rovine della stazione di salvataggio, una volta alla settimana le portano rifornimenti, e ha imparato a gestire da sola la solitudine e il cattivo tempo. Certamente non si annoia.
A volte, estremamente raramente, Zoe visita i parenti ad Halifax, ma la sua vera casa è l’isola di Sable. La donna gode di grande rispetto da parte degli addetti alla sicurezza dei parchi, per la sua dedizione al lavoro e la sua fortezza di spirito. In realtà, il clima sull’isola di Sable è mite, con una temperatura media annua di circa 18 gradi Celsius, quindi non deve fare molto sforzo per sopravvivere. Anche i soldi non interessano a Lucas, anche se il suo lavoro è finanziato da fondi privati.
Zoe da molti anni fa ciò per cui è arrivata sull’isola – osserva i cavalli selvaggi. Non cerca di domarli, è fuori dalla sua portata e semplicemente inutile, dato che non ci sono fattorie o macelli sull’isola. Zoe colleziona teschi di cavalli affinché gli scienziati possano seguire la loro evoluzione e capire come gli animali si siano adattati alla vita su un’isola con scarsa vegetazione. E studia anche i rifiuti portati dall’oceano per capire i meccanismi della loro diffusione nell’Atlantico. A volte si verificano scoperte molto interessanti, inoltre Zoe conduce costantemente osservazioni meteorologiche ed è una fonte importante di informazioni per i meteorologi canadesi.
E si dice che più di 300 naufragi non siano passati invano e che l’unica abitante dell’isola sia diventata amica dei fantasmi del luogo. Ma Zoe si limita a sorridere in risposta a domande dirette sulle forze soprannaturali dell’isola di Sable.