L’aereo decollò alle 8:15. I passeggeri leggevano riviste o dormivano. Tra loro c’era Michael Harris, un giovane veterano, con il suo labrador dorato, Baxter. Sul collare si leggeva: “Cane da assistenza – Non toccare.”
Michael tornava da una conferenza in cui aveva raccontato come Baxter lo aiutasse a convivere con il disturbo post-traumatico da stress.

Dopo due ore tranquille, Baxter cominciò a respirare male. Michael si spaventò.
— “Ehi, ragazzo, cosa c’è che non va?”
Una hostess accorse.
— “Serve aiuto?”
— “Sì! Non riesce a respirare!”
La voce del comandante annunciò:
— “Se c’è un veterinario a bordo, venga alla fila 22.”
Una donna si fece avanti: la dottoressa Linda Ross. Controllò il battito del cane.
— “È una reazione allergica. Serve adrenalina subito!”
L’equipaggio portò il kit medico. Linda fece l’iniezione, mentre Michael teneva la zampa del suo cane.
— “Resisti, Baxter. Non lasciarmi.”

Dopo pochi secondi di silenzio, Baxter inspirò con forza. L’intero aereo applaudì.
— “Ce la farà,” disse Linda sorridendo. “Ma va portato subito dal veterinario.”
Quando atterrarono a Los Angeles, li aspettava un’équipe medica.
— “Non avete salvato solo un cane,” disse Michael. “Avete salvato il mio cuore.”
La foto di Michael e Baxter fece il giro del mondo. Un legame così puro non ha bisogno di parole. 🐶