L’uomo stava sul tetto dell’auto e la distruggeva con una mazza: quando arrivò la polizia e scoprì il motivo, rimase scioccata

Era una mattina grigia e silenziosa. In una strada di periferia, un uomo era in piedi sul tetto di una vecchia macchina blu, colpendo con forza il metallo con una pesante mazza.

I passanti si fermavano, sorpresi e spaventati. Alcuni pensavano a un gesto di rabbia o follia. Ma nei suoi occhi non c’era furia – solo determinazione.

Una donna chiamò la polizia. In pochi minuti arrivarono due volanti. Gli agenti gli ordinarono di fermarsi.
– Posate la mazza! Scendete subito!

Ma l’uomo gridò:
– Non capite! C’è qualcuno dentro!

Con un ultimo colpo riuscì ad aprire un varco. Si chinò e strappò via la lamiera con le mani. Dal buio dell’auto si udì un debole pianto. Uno dei poliziotti si avvicinò e vide un neonato, avvolto in una coperta, quasi privo di sensi.

L’uomo lo prese con delicatezza e lo portò fuori. I poliziotti, scioccati, chiamarono immediatamente l’ambulanza. In pochi minuti il bambino cominciò a respirare di nuovo.

Più tardi si scoprì che l’auto era stata lasciata lì da ore, chiusa sotto il sole. L’uomo aveva sentito il pianto passando e, non trovando altro modo, aveva deciso di rompere l’auto.

Nei giornali si scrisse: “Un passante salva un neonato intrappolato in un’auto.”
Lui, interrogato, rispose soltanto:

– Ho fatto ciò che dovevo fare.

Gli agenti si guardarono in silenzio. Sapevano che quell’uomo aveva avuto un coraggio che pochi possiedono.

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